sabato 27 marzo 2010

IL nuoto

Il nuoto


Il nuoto è un’attività ricreativa, in special modo nei paesi caldi e in aree dotate di corsi d'acqua naturali. È anche uno sport competitivo, e porta diversi benefici per la salute. La resistenza opposta dall'acqua al movimento costringe i muscoli a un maggiore impegno, permettendo di ottenere un miglior tono muscolare.

Il nuoto è conosciuto sin dai tempi preistorici. Disegni risalenti all'Età della Pietra sono stati trovati nella "caverna dei nuotatori’’in Egitto. Le notizie scritte risalgono fino al II millennio a.C., e comprendono il Gilgamesh, l'Iliade, l'Odissea, la Bibbia e altre saghe.
Il nuoto competitivo in Europa iniziò attorno al 1800, principalmente con il dorso. Il crawl venne introdotto nel 1873 da John Arthur Trudgen, che lo copiò dallo stile degli amerindi. Il nuoto era già nel programma delle prime olimpiadi moderne, quelle di Atene 1896. Nel 1908, venne fondata la Fédération Internationale de Natation Amateur (FINA).
La farfalla era inizialmente una variante della rana, e venne accettata come stile distinto nel 1952.
Il primo italiano a scendere sotto la barriera di 1' nei 100m stile libero fu Carlo Pedersoli, meglio noto come Bud Spencer: più precisamente con il tempo 59.50 nel 1950, Cesar Cielo Filho è attualmente (2009) il campione del mondo dei 100m stile libero, la più rinomata specialità del nuoto.


Svago

La piscina è un luogo popolare per il nuoto a livello ricreativo, così come il mare, il lago, il fiume e talvolta i canali. In quasi tutte le piscine vengono organizzati corsi di nuoto a cui possono partecipare sia le persone che hanno una buona tecnica, sia le persone che la vogliono migliorare e persino chi ha paura dell'acqua. Anche i neonati possono andare in acqua nei loro primi 6 mesi.Il nuoto è una buona forma di esercizio. Poiché la densità del corpo umano è all'incirca simile a quella dell'acqua, il corpo viene sostenuto da questa e quindi meno stress viene posto su giunture e ossa. Inoltre, la resistenza al movimento dipende pesantemente dalla velocità del movimento, permettendo una calibrazione degli esercizi in base alle capacità di ciascuno.

Fisiologia del nuoto

Il nuoto esercita quasi tutti i muscoli del corpo. Tipicamente, le braccia e il tronco sono sollecitati più delle gambe, poiché la maggior parte del movimento in avanti viene generata dalle braccia. Nuotare è un esercizio aerobico, a causa dei tempi di esercizio relativamente lunghi che richiedono un costante apporto di ossigeno ai muscoli, con l'eccezione degli sprint brevi, dove i muscoli lavorano in maniera anaerobica. Come per molti altri esercizi aerobici, si ritiene che il nuoto riduca gli effetti dannosi dello stress.

Abbigliamento

I costumi da bagno degli uomini tendono ad essere a forma di mutanda, pantaloncino o bermuda. I costumi da bagno femminili sono in genere o interi o bikini. Esiste anche il monokini, in caso la copertura del seno non sia richiesta o desiderata. Esistono poi degli speciali costumi da bagno per il nuoto agonistico, progettati per ridurre l'attrito della pelle, che ricordano il costume intero ma vengono spesso usati in foggia simile anche dagli uomini nelle gare di nuoto. Tale costume a seconda dei modelli ricopre interamente una o più parti del corpo, nei casi più estremi lasciando scoperte solamente mani, piedi e capo. L'utilizzo di questi costumi, iniziato negli anni novanta, ha riscosso un successo enorme, tanto che oggi sono utilizzati nell'ambiente agonistico, ma ne è permesso l'utilizzo solo nelle categorie agonistiche più grandi, secondo il nuovo decreto della FIN (federazione italiana nuoto). Da gennaio 2010, la FINA (la federazione internazionale delle discipline acquatiche) ha stabilito che i maschi potranno nuotare con il cosiddetto "Jammer" mentre le femmine il costume "Olimpionico" classico con l'aggiunta della braghetta come per i maschi.

Stili ufficiali

Al giorno d'oggi esistono quattro stili ufficiali con cui si disputano le gare regolati dalla F.I.N. (Federazione Italiana Nuoto):




Stile delfino.

Stile libero: non pone restrizioni sull'azione che possono intraprendere i nuotatori, la maggioranza delle gare viene disputata usando il cosiddetto crawl che è lo stile più veloce, effettuato spingendo all'indietro le braccia una alla volta e battendo le gambe dall'alto al basso non contemporaneamente, senza restrizioni di simmetria.

Delfino: in queste gare al nuotatore è richiesto di mantenere un movimento simultaneo con simmetria bilaterale (la metà sinistra del corpo fa gli stessi movimenti della destra, allo stesso tempo). Inizialmente veniva eseguito raggruppando le gambe e scalciandole indietro come nella rana. Tale nuotata veniva definita a Farfalla. Più avanti fu introdotto un colpo di gambe dall'alto verso il basso simmetrico e simultaneo.



Rana: è lo stile dal quale si è evoluta la "farfalla", pone l'ulteriore restrizione che le mani del nuotatore devono essere spinte in avanti dal petto, che le mani durante il movimento non superino mai la linea dei fianchi, a parte nella prima bracciata subacquea dopo partenza e virate, e che i gomiti devono rimanere sott'acqua. In seguito ad una modifica della normativa non è più necessario che la testa rompa la superficie dell'acqua ad ogni ciclo di bracciata è quindi possibile andare interamente in immersione con quest'ultima. È lo stile più lento.



Dorso: non pone restrizioni di simmetria, ma i nuotatori devono stare girati sul loro dorso per tutto il tempo, ad eccezione delle virate. È consentito il movimento di rollio delle spalle, basta che non si raggiungano i 90 gradi.

Non essendo il nuoto una disciplina in cui viene premiata la tecnica di esecuzione, ma la velocità con cui vengono coperte le distanze, il perfetto metodo di esecuzione dei quattro stili è spesso oggetto di controversie. A livello internazionale, infatti, è riconosciuto solamente il regolamento che dà indicazioni generali nel rispetto del quale saranno possibili interpretazioni pressoché infinite.

Scritto da Daidone Gioacchino (con spunti da wikipedia)

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