venerdì 26 marzo 2010

Equitazione





                                                


L’EQUITAZIONE
I cavalli vivono insieme all’uomo da più di 6.000 anni, ma vivono sulla Terra da molto più tempo. Gli uomini li hanno cavalcati in battaglia e li hanno usati  usati come mezzo di trasporto (chiamandoli animali da sella); inoltre li hanno usati per tirare strumenti agricoli, carri e persone (chiamandoli animali da tiro) e per trasportare carichi (animali da somma). Oggi gli uomini cavalcano i cavalli per fare sport (equitazione) o passeggiate nei boschi, ma nelle fattorie e nei ranch li possono usare ancora come animali da lavoro. Il cavallo è diffuso in tutto il mondo; vi sono numerosissime razze, differenti per dimensioni, colore e caratteristiche. In natura vi sono pochi cavalli che vivono liberi (cioè allo stato brado): spesso si tratta di cavalli d’allevamento ritornati alla vita selvatica. L’unico cavallo davvero selvatico di cui si ha notizia è il cavallo di Przewalski che, fino a pochi decenni fa, viveva libero nelle steppe dell’Asia. Attualmente di questo cavallo ne sopravvivono solo mille esemplari circa, protetti negli zoo e nelle aree tutelate. Il cavallo è un animale forte, veloce nella corsa, capace di percorrere lunghe distanze a grande velocità. Ha un mantello di peli dalla colorazione diversa a seconda delle razze, una lunga criniera e una coda. Il collo è lungo e flessibile; permette al cavallo di cibarsi a terra e può allungarsi quando l’animale sta in guardia. Gli occhi sono i più grandi tra i mammiferi terrestri; la loro posizione, ai lati della testa, consente all’animale di vedere gran parte di ciò che accade dietro. 
È un mammifero erbivoro, come le zebre e gli asini: perciò, ha mascelle e denti forti per strappare e triturare le dure erbe di cui si nutre, soprattutto fieno e avena. I denti continuano a crescere, man mano che la loro superficie si consuma. 


Ogni zampa del cavallo ha soltanto un dito, che corrisponde al nostro terzo dito della mano, il medio. Sull’estremità di questo dito l’animale poggia il peso: perciò esso è protetto da uno zoccolo duro e spesso, fatto della stessa sostanza delle nostre unghie. Lo zoccolo si consuma rapidamente se il cavallo cammina su una superficie dura, come una strada lastricata di pietra, o asfaltata: perciò, fin da quando l’uomo ha addomesticato il cavallo, ha imparato ha proteggerne gli zoccoli con un ferro ricurvo. Il lavoro del maniscalco, che si occupava della delicata operazione di ferratura del cavallo, era un tempo molto diffuso.
Le ossa delle zampe sono lunghe e leggere, e aiutano il cavallo a muoversi velocemente. I cavalli hanno quattro stili di movimento: il passo, il trotto, il piccolo galoppo e il galoppo. La velocità massima di un cavallo al galoppo supera i 70 chilometri orari!
I cavalli sono allevati dall’uomo fin dall’antichità per scopi diversi e oggi ci sono più di cento razze, che differiscono molto nelle dimensioni e nell’aspetto. Le razze sono raccolte in tre gruppi principali: pony, cavalli leggeri e cavalli pesanti. L’altezza dei cavalli si misura in palmi: un palmo equivale a 10 centimetri circa. La misura si prende da terra fino alle spalle, un punto chiamato garrese. Un tipico cavallo da equitazione misura 14-16 palmi (140-160 centimetri) d’altezza e pesa intorno ai 500 chilogrammi.
Il pony è un cavallo alto meno di 14 palmi e 2 pollici (147 centimetri). Le razze di pony più conosciute sono il pony delle montagne del Galles, il pony islandese e il pony dello Shetland, che è alto soltanto 110 centimetri.
Tra i cavalli leggeri vi sono il purosangue inglese e il cavallo arabo, preferiti per la corsa e il salto, e il Quarter Horse, apprezzato per lunghe passeggiate.
I cavalli pesanti includono cavalli da tiro come il Clydesdale, il Percheron, il belga e lo Shire. Furono selezionati nel Medioevo per trasportare in battaglia i cavalieri che indossavano pesanti armature, ma erano usati anche per trainare carri e aratri. I più grandi cavalli da tiro sono lo Shire e il belga; entrambe le razze possono raggiungere l’altezza di 16-18 palmi.
I cavalli reagiscono molto bene all’addestramento e alla compagnia dell’uomo. Prima di tutto il cavallo deve abituarsi a essere toccato dal suo istruttore, che poi gli insegnerà a seguirlo, tenendolo legato a una fune. In seguito, il cavallo imparerà a portare la sella, il morso e le briglie, e carichi sulla schiena. Gradatamente, imparerà a seguire i segnali dati dal cavaliere.
Equitazione Arte del cavalcare. Può essere praticata all'aperto, all'interno di un'area verde cintata o in aperta campagna, oppure al coperto, su un terreno sabbioso. Le discipline olimpiche dello sport equestre comprendono il dressage, il salto a ostacoli e il concorso completo. 

               
                      DRESSAGE


Detto anche gara d'addestramento, è una competizione nella quale il cavaliere deve fare eseguire al cavallo una serie di movimenti in successione. Si svolge su un'area di forma rettangolare (20 x 60 metri), con un fondo di sabbia. L'ordine e il tipo di esercizi sono determinati dal regolamento di gara. Il concorrente, dopo avere fatto il suo ingresso sul terreno, deve compiere la cosiddetta 'ripresa', un esercizio suddiviso in quattro livelli di difficoltà: elementare, facile, medio e difficile. Oltre alle tre andature, passo, trotto e galoppo, al cavallo vengono richiesti movimenti frutto di un lungo allenamento, come passi indietro, andature incrociate, partenze al galoppo, volte, mezze volte, cambi di piede. Cavaliere e cavallo devono cercare di eseguire al meglio i movimenti senza commettere errori: ogni irregolarità è sottolineata dal suono di una campana e il concorrente deve riprendere l'esercizio dal punto in cui è stato commesso l'errore. Il giudizio sull'esercizio viene espresso da una giuria con un punteggio che varia da 0 a 10.


CONCORSO A OSTACOLI


È una gara che si svolge all'interno di un'area recintata con ostacoli, che cavaliere e cavallo devono cercare di superare senza errori e nel minor tempo possibile secondo un percorso predeterminato. Gli ostacoli sono suddivisi in quattro categorie: i larghi, i combinati, la riviera e i dritti. Le gare si svolgono sia individualmente sia a squadre (che, nelle gare internazionali, rappresentano i vari paesi partecipanti). Fra i concorsi a ostacoli rientra anche il Gran Premio delle Nazioni, una gara divisa in due prove, nella quale si devono superare 12 o 14 ostacoli con un barrage (cioè una prova più difficile frutto di una selezione) a 6 o 8 ostacoli.


CONCORSO COMPLETO


Prevede l'abbinamento del dressage e del salto ostacoli, con un ulteriore tipo di competizione chiamato prova di fondo. Le gare si svolgono nel corso di tre giornate e i concorsi possono essere sia individuali sia a squadre. La prova di fondo è tipica solo del concorso completo e mette in evidenza le capacità di resistenza e di velocità del cavallo, così come le abilità del cavaliere. Essa si articola in quattro fasi: la marcia su strade e sentieri, la steeple-chase o corsa a siepi, e il cross-country o corsa campestre. Vince il concorrente che, nel corso di tutte le prove, commette meno penalità e ottiene il miglior giudizio.
A livello internazionale, l'equitazione è gestita dalla FEI (Fédération Equestre Internationale), che venne fondata a Bruxelles nel 1921. 
In Italia, l'equitazione, rappresentata dalla FISE (Federazione Italiana Sport Equestri), ha sempre avuto una grande tradizione sia a livello amatoriale sia agonistico.




                                                                                               
Luca Demma

2 commenti:

  1. Bravissimo! E' un articolo da maestro! Si vede che sei un appassionato, potresti scriverci un libbro! Ora vado che ho da fare.
    Ary

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  2. Grazie dalla 1°k per il commento "ary"; se ti va potresti aiutarci a diffondere questo blog parlandone con i tuoi amici :)
    grz, ciao

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